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Contributi regionali per la costituzione di una pensione complementare dellə artistə

03/11/2025

Peter Schorn (PERFAS), Brigitte Foppa (Grüne/Verdi), Zeno Oberkofler (Grüne/Verdi), Philipp Achammer (SVP) e Madeleine Rohrer (Grüne/Verdi) in occasione della conferenza stampa congiunta sui contributi pensionistici regionali

Vi consigliamo vivamente di fare domanda per ottenere i contributi pensionistici regionali per lə artistə!

I contributi pensionistici della Regione Trentino-Alto Adige rappresentano un importante incentivo finanziario per lə artistə professionistə della regione affinché inizino per tempo a costituirsi una pensione integrativa privata. Lə artistə sono espostə a un rischio di povertà in età avanzata superiore alla media, motivo per cui questa interessante opportunità dovrebbe essere sfruttata dal maggior numero possibile di artistə.

Tutto quello che dovete sapere e fare al riguardo lo trovate in questo articolo.

Cosa bisogna fare?

  • entro il 30 novembre (2025: 1° dicembre): Presentate domanda presso l’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico ASSE, se nell’anno solare precedente avete versato almeno 500 euro in un fondo pensione complementare (e se siete iscrittə al Registro provinciale dellə artistə);
  • entro il 31 dicembre: versate tra i 500 e 1.000 euro in un fondo pensionistico complementare, per ottenere un contributo di misura corrispondente (fino ad un massimo di 1.000 euro) il prossimo anno.

Esempi: se avete versato 500 euro, riceverete un contributo di 500 euro; se avete versato 700 euro, riceverete un contributo di 700 euro; se avete versato 1.200 euro, riceverete un contributo di 1.000 euro (massimo).

 

Chi può fare domanda?

Al momento della presentazione della domanda, la/il richiedente deve essere residente in Trentino-Alto Adige, avere la residenza in Alto Adige da almeno due anni ed essere iscrittə nell’apposito registro provinciale dellə artistə. Il reddito lordo complessivo soggetto a imposta sul reddito (nell’anno precedente alla presentazione della domanda) del richiedente non deve superare il limite massimo di 40.000 euro. Chi presenta la domanda deve versare almeno 500 euro in un fondo pensione integrativo e non percepire una pensione diretta.

 

Cosa cambia nel 2025?

Nell’anno 2025 il Consiglio regionale ha approvato:

  • l’aumento del sussidio annuale da 500 euro a 1.000 euro (proporzionale al contributo versato nell’anno precedente)
  • l’innalzamento del limite di reddito per accedere al contributo, da 35.000 euro a 40.000 euro lordi annui.

In particolare, l’innalzamento del tetto del reddito è fondamentale per evitare una trappola di povertà strutturale. Data la forte volatilità dei redditi delle nostre professioni, riteniamo che sia molto importante avere un solido incentivo a sottoscrivere un fondo pensione integrativo privato e iniziare a versarlo negli anni in cui i redditi sono più alti.

PERFAS è stata consultata sulle modifiche necessarie. Avevamo raccomandato un aumento del limite massimo di reddito a 45.000 euro, che era stato sostenuto sia dall’assessore Philipp Achammer che dai consiglieri verdi Zeno Oberkofler, Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Lucia Coppola, che avevano presentato congiuntamente la proposta di legge, ma non trovando purtroppo ancora una maggioranza.

 

Articoli e informazioni aggiuntive

Salto.bz ha registrato un podcast sull’argomento in cui il presidente di PERFAS Peter Schorn, la giornalista culturale e curatrice Eva Gratl, in rappresentanza del Südtiroler Künstlerbund, e Joanna Voss, direttrice dell’Unione Autrici e Autori Sudtirolo (SAAV), parlano di previdenza sociale e della stabilità finanziaria degli artisti e delle artiste.

Non si tratta “in primo luogo dell’effettivo valore dell’arte e di artiste e artisti per la società, né di quanto la professione di artista sembri superflua ad alcuni contemporanei malinformati, ma di quanto siano ‘liquide’ le cose in termini di finanze nel settore dell’arte e della cultura in Alto Adige”.

> All’articolo su salto.bz
> Al podcast su Spotify

Potete leggere qui il nostro commento alle critiche di Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit), l’unico deputato che ha votato contro gli aumenti.

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