Per una più equa rappresentazione di genere e una maggiore visibilità
In questo modo sottolineiamo di voler agire a favore della rappresentazione paritaria e mostriamo il nostro impegno volto a dare più visibilità alle donne.
La campagna europea “No Women No Panel” è iniziata nel 2018 ed è promossa a livello locale dalla Rai a partire dal 2022. Dare visibilità delle donne e l’impegno per la parità di genere fanno parte anche dei punti tematici contenuti nel Piano d’azione per la parità di genere Æquitas proposto della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne. La vicepresidente Nadia Mazzardis: “La visibilità è un diritto fondamentale, che fino adesso non valeva per le donne.”
Durante la serata della campagna, Sara Rosa Losilla dell’associazione “Amleta” ha messo in evidenza i gravi problemi di parità di genere nel teatro italiano, presentando la mappatura della presenza femminile: “Più ci avviciniamo ai centri di potere, più diminuisce il numero di donne.” 39,7% attrici, 29% drammaturghe, 21% registe. Ancora oggi, le nostre storie sul palco vengono raccontate prevalentemente dal punto di vista maschile.
YouTube: Mappatura della presenza femminile nei teatri nazionali italiani
Julia Ganterer del Centro per gli studi interdisciplinari di genere dell’Università di Innsbruck ha fornito dati sulla rappresentazione (non) paritaria nei media:
- la percentuale di donne nelle interviste dei telegiornali altoatesini nel 2019 è stata del 14,5%,
- mentre il tempo misurato degli interventi femminili nei servizi è stato del 26,9%.
- Nella televisione tedesca per bambini, solo un personaggio su quattro è di sesso femminile,
- ci sono 4 esperti per ogni esperta e 9 speaker maschili per ogni speaker femminile.
YouTube: Diversità audiovisiva? Rappresentazioni di genere nel cinema e nella TV in Germania
“Per cambiare davvero qualcosa, abbiamo bisogno di un approccio sensibile alla tematica”, dice Julia Ganterer. Michaela Mahlknecht, caporedattrice Rai Südtirol (con una redazione molto partitaria) invita le donne a sentirsi all’altezza dei dibattiti pubblici. E, infine, Sara Rosa Losilla: “Partiamo dall’immaginario: vi invito a guardare il vostro teatro e a immaginare che sia il primo a raggiungere la parità.”